17) Il recupero della memoria: Argentina
Il recupero della memoria:
Argentina
IL RECUPERO DELLA MEMORIA
La pesca del tonno in Sicilia tra cultura, sapori e identità.
Decreto 20 febbraio 2008
Il recupero della memoria:
manifestazione e conferenze in Argentina.
Nell’ambito del progetto "IL RECUPERO DELLA MEMORIA" – La pesca del tonno in Sicilia tra cultura, sapori e identità – organizzato dall’Associazione Centro Studi Aurora Onlus e finanziato dalla Regione Siciliana, Assessorato del Lavoro, Previdenza Sociale, Formazione Professionale e dell’Emigrazione (decreto 20 Febbraio direttive per lo svolgimento delle attività di cui all’art. 24 bis legge regionale 4 giugno 1980 n.55) si è svolta dal 31 Marzo al 7 Aprile in Argentina nelle città di Mar de Plata e Buenos Aires una manifestazione articolata in una serie di conferenze e di incontri su un simbolo della memoria del nostro passato e del nostro immenso patrimonio culturale: la pesca del tonno, la mattanza, che costituisce una delle pratiche tradizionali più significative per ricchezza di storia e di cultura, forte di complessi risvolti demoetnoantropologici.
La manifestazione si configura dunque come tentativo di salvaguardia della memoria di questo inestimabile elemento identitario che racconta le radici e la storia della nostra comunità e ancora più urgente la difesa e la promozione di un aspetto significativo della millenaria cultura siciliana presso chi, pur di origini siciliane e fortemente attaccato alla Sicilia, vivendo fuori dall’Isola e dal suo contesto culturale e letterario, rischia di non venirne mai più a conoscenza.
La manifestazione che si è svolta nelle due città argentine dove pregnante è la presenza delle comunità di siciliani ha visto il coinvolgimento operativo della FESISUR – Federazione di Associazioni Siciliane di Buenos Aires e Sud della Repubblica Argentina, oltre che al mondo della cultura e delle istituzioni Argentine, e ha costituito un momento di "restituzione" del lavoro che ha portato all’elaborazione di un prodotto editoriale.
Quest’ultimo, che contiene riproduzioni di foto di Giò Martorana, è stato distribuito durante la manifestazione in Argentina, ai partecipanti, alle principali istituzioni culturali ed alle associazioni di emigrati siciliani e gode del contributo della Fondazione Museo Mandralisca, il Museo di Cefalù che ospita lo straordinario "Sorriso d’Ignoto" di Antonello da Messina ed il cratere siceliota del IV sec. A.C. denominato "del tagliatore di tonno"
In particolare il 2 aprile presso Casa d’Italia di Mar del Plata ed il 4 aprile presso la Società Siciliana di Mutuo Soccorso di Mataderos a Buenos Aires si sono svolte due "conferenze-laboratorio" accompagnate da una serie di incontri istituzionali con le associazioni di emigrati siciliani in Argentina.
Le conferenze si sono sviluppate attraverso laboratori con momenti di riflessione e comunicazione didattica, tramite supporti video, da parte di esperti della materia nonchè momenti di degustazione guidata secondo il modello adottato con successo da Slow Food per i "laboratori del gusto". Il pubblico presente ha potuto anche ascoltare la giovane Sissi Petralia al pianoforte, che ha interpretato opere di Mozart, Shubert e Mendelshonn.
Nell’occasione della conferenza del 4 Aprile a Buenos Aires, inoltre, l’Associazione Centro Studi Aurora Onlus, rappresentata dal suo presidente Domenico Gagliano, ha firmato un Protocollo d’Intesa con la FE.SI.SUR. (Federazione delle Associazioni Siciliane di Buenos Aires e Sud della Repubblica Argentina) rappresentata da Carmelo Pintabona.
Il protocollo d’intesa tra i due Enti è finalizzato a promuovere ed espandere l’apertura della collaborazione e cooperazione regionale e nazionale verso l’ estero, promuovere presso l’estero la conoscenza del sistema sociale, culturale ed economico regionale.
Il presente documento persegue anche l’obiettivo di lavorare insieme sulla partecipazione alla vita associativa da parte delle nuove generazioni, attraverso scambi culturali, economici, formativi, cercando così il nuovo ruolo delle associazioni italiane come ponte di relazione tra l’Italia e l’Argentina.