Scuole della rete: Liceo Scientifico “G.D’Alessandro”, Liceo Classico “F.Scaduto”, I.P.I.A. “S.D’Acquisto”, I.T.C. “L.Sturzo”, I.R.I.S.S.I.A.P.C. (Istituto Regionale Istruzione Secondaria Superiore Indirizzo Artistico Professionale per Ciechi) Bagheria (Pa)
Soggetti coinvolti: Associazione Centro Studi Aurora Onlus, Bagheria Associazione Culturale Onlus Peppino Impastato, Cinisi
Obiettivo generale finale del progetto è quello di prevenire la formazione di comportamenti a rischio e della mentalità mafiosa attraverso un intervento che non si limiti solo ad una conoscenza teorica del fenomeno mafioso ma che segua la logica della formazione di competenze cognitive, etico- sociali attraverso le testimonianze eccellenti, i laboratori esperienziali, la ricerca-azione e il coinvolgimento diretto degli studenti.
Dalle cronache giudiziarie e dalla stampa, infatti, emerge un quadro complessivo della situazione territoriale in cui insistono ed operano le scuole della rete coinvolte nel progetto; si tratta di zone colpite in modo diverso da fenomeni di criminalità organizzata e da una cultura mafiosa che nega il diritto di tutti all’esercizio della cittadinanza. Per tali scuole si tratta di porsi come istituzioni attente alle esigenze degli adolescenti nella società complessa in cui vivono e di farsi sensibili ai bisogni del singolo e del territorio, ponendosi in continuità educativa con processi paralleli o adiacenti alla scuola (famiglie, agenzie educative del territorio, ambiente, mass media). Con tale iniziativa s’intende, pertanto, dare un contributo alla formazione della coscienza etica e civile dei giovani in senso antimafioso, sollecitandoli a vivere la propria crescita culturale come itinerario di maturazione di una sempre più chiara consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri e quindi di progressiva liberazione dai condizionamenti dei poteri occulti. L’iniziativa si avvarrà inoltre del contributo dell’Associazione Culturale Onlus Peppino Impastato per quanto riguarda i contenuti, in collaborazione con le professionalità esistenti all’interno della rete delle scuole, che si sono distinte per l’attività didattica curricolare in questo campo.
Metodologia: Per le azioni si farà ricorso alla seguente metodologia: lavoro di gruppo, tecniche di animazione, brainstorming, problem solving, dibattiti, laboratori di ricerca e documentazione storica e di carattere seminariale, interviste ed incontri con i rappresentanti del Centro di Peppino Impastato di Cinisi. Gli interventi si terranno nei locali messi a disposizione da ciascuno istituto scolastico aderente alla rete e la mostra finale itinerante sarà allestita, a cura del Centro di Peppino Impastato in ogni scuola della rete.
Obiettivi Formativi – Promozione umana e culturale degli alunni; – Strutturazione di personalità autonome e critiche per il superamento di stereotipi culturali; – Educazione alla democrazia come rispetto alla legalità per la maturazione del senso del dovere quale condizione della crescita civile della comunità sociale; – Formazione alla consapevolezza della “agibilità” pubblica delle istituzioni intesa come corretta interazione tra individuo e stato. – Promozione della cultura della solidarietà e della tolleranza; – Valorizzazione della “diversità”, delle differenze ed integrazione degli alunni problematici. – Acquisizione del senso di appartenenza al proprio contesto socio-culturale.
Obiettivi Specifici Nell’ottica di un approccio in rete si intende costruire contesti educativi, laboratoriali, seminariali, di ricerca storica, volti a focalizzare l’attenzione sui seguenti obiettivi specifici : – Formazione alla legalità ed alla cittadinanza; – Conoscenza della storia della mafia; – Acquisizione della coscienza della mentalità connessa al fenomeno della mafia; – Prevenzione del rischio e della devianza comportamentale; – Individuazione del rapporto tra mafia, economia e lavoro nero.
Obiettivi Trasversali Tali obiettivi mireranno all’acquisizione ed al rinforzo di: 1. competenze cognitive (d’ordine giuridico e politico, di conoscenza dei processi sociali e culturali, storici, procedurali, sulle istituzioni…); 2. competenze etiche (legate alle scelte di valori, dei concetti di convivenza democratica, responsabilità, pari opportunità…); 3. competenze sociali (legate ai comportamenti e all’azione e relative al saper discutere, argomentare, lavorare in gruppo, gestire i conflitti).
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